Proposte e suggerimenti di carattere
strategico generale
La prima serie di proposte
strategiche per migliorare la
qualità della vita e la funzione
ecologica dei luoghi in cui viviamo,
a scala generale sull’intero
territorio comunale, è così
articolata:
-
Potenziare il verde pubblico
consolidato:
in questo ambito ricadono l’Oasi
Lipu, le aree rientranti nel Parco
Regionale delle Groane o i parchi
urbani già realizzati, considerando
ove possibile ampliamenti e
migliorie di carattere botanico
forestale: in pratica si chiede il
potenziamento del patrimonio arboreo
cittadino, dal momento che alcune di
queste aree pubbliche, definite come
parchi, ne risultano quasi prive. In
questo modo si ottengono almeno 5
risultati:
1.
il reale potenziamento della rete
ecologica locale;
2.
una riqualificazione paesaggistica
del nostro territorio martoriato dal
troppo cemento;
3.
il contenimento degli effetti
negativi del dissesto idrogeologico
sul territorio (dilavamento dei
suoli, permeabilità del terreno agli
agenti inquinanti, fenomeni di
ruscellamento superficiale);
4.
un’azione concreta verso
l’attuazione a scala locale del
protocollo di Kyoto, poiché anche
noi, nel nostro piccolo, possiamo
contribuire a compensare l’accumulo
di gas serra in atmosfera con la
forestazione urbana (non è
un’utopia, ma una seria strategia
messa in campo pure dalla Regione
Lombardia e da vari Stati europei);
5.
un incremento della qualità della
vita nei quartieri, nonché un
miglioramento generale della salute
dei cittadini, grazie alla capacità
delle alberature di produrre
ossigeno, di filtrare le polveri
inquinanti e di favorire un
microclima fresco e ombroso,
soprattutto nel periodo estivo,
caratterizzato sempre più da
temperature torride e siccità.
-
Completare, migliorare, ampliare e
valorizzare i parchi in fase di
istituzione che costituiranno la rete ecologica
comunale, tra l’altro come previsto
dal PTC della Provincia di Monza e
della Brianza e dal PRG vigente. In
quest’ambito ricadono le aree del
Corridoio del Biulè, del Parco delle
Rogge e della Baruccanetta, del
Parco dei Tigli a Cassina Savina,
dell’area attorno al cimitero
principale e del Corridoio Sud
(attualmente in stato di forte
degrado). Sappiamo che tali aree
risultano di vitale importanza, non
solo per la nostra Cesano, ma anche
a scala sovraccomunale, poiché unici
collegamenti rimasti per connettere
tra loro i parchi regionali
brianzoli: non vogliamo che rimanga
un sogno il collegamento in senso
ecologico tra i parchi regionali
delle Groane e della Valle del
Lambro. Proponiamo innanzi tutto di
nobilitare tutte quelle aree verdi,
oramai residuali, ubicate nella
porzione centro-orientale della
città, inserendole al più presto
nel perimetro del PLIS Brianza
Centrale. Chiediamo in tal senso
uno sforzo da parte della nuova
Amministrazione Comunale, come
contestualmente sta facendo la
vicina Desio: creare una grande
realtà a scala sovraccomunale che
tuteli il verde residuale nell’alta
pianura asciutta briantea. Per
questo bisogna a nostro parere
riallacciare da subito i contatti
con i limitrofi Comuni di Seregno,
Desio e Bovisio Masciago per
concretizzare al più presto tale
obiettivo!
Per quanto riguarda il Corridoio del
Biulè finalmente una notya positiva:
con Legge Regionale n.7/2011 è stato
sancito il suo definitivo
inserimento nel Parco Regionale
delle Groane. Tuttavia l’ampliamento
è stato in parte ridotto rispetto
alle aspettative del passato e
pertanto chiediamo
all’Amministrazione Comunale che
vengano attuate forme di tutela
finalizzate a rafforzare la difesa
di questa rilevante area verde
cesanese. Si richiede, inoltre, di
rendere tali spazi il più possibile
fruibili, realizzando piste
ciclabili, e sicuri, combattendo il
degrado dovuto all’abbandono dei
rifiuti e all’uso improprio dei
suoli agricoli, ridotti spesso a
depositi di materiale edile o a
parcheggi di automezzi pesanti. A
questo proposito si ricorda che il
Piano delle Regole del PGT può e
deve fissare delle norme precise in
fatto di utilizzo delle aree
definite come dedite
all’agricoltura.
-
Preservare i cosiddetti “vuoti urbani”
all’interno dell’edificato
esistente, poiché crediamo
fermamente che tali luoghi debbano
diventare spazi fruibili per la
comunità che vive nei quartieri.
Sarebbe utile dotare questi luoghi
di valenze specifiche a seconda
della loro ubicazione, nel rispetto
del contesto storico e delle
potenzialità naturalistiche. In
quest’ottica risulta fondamentale
che tali vuoti, oggi per lo più
indicati come aree “F1 per verde
pubblico” dal PRG vigente, siano
definitivamente sottratti
all’urbanizzazione e destinati a
diventare piccoli parchi urbani
dotati di una propria identità e
peculiarità. Purtroppo le due
versioni in bozza di PGT in alcuni
di essi prevedono nuovo urbanizzato…
Gli usi possono essere molteplici,
come ad esempio la creazione di
nuovi orti urbani, di spazi protetti
per i bambini e di recupero di
tracce della memoria storica del
luogo, spesso testimoniata da
antichi toponimi (si vedano a titolo
d’esempio le proposte successive
relative al Parchetto della
Baraggia, a quello della
Desiasca, del Selvetto
ecc…), ulteriori aree di mitigazione
e compensazione per il devastante
impatto di Autostrada Pedemontana.
-
Ultimo ma non meno importante
proponiamo per il nuovo PGT un “consumo
di suolo 0” per le aree oggi
ancora libere.
Purtroppo a fronte del fatto che più
della metà delle previsioni
edificatorie del vecchio PRG del
2003 non sono mai state attuate
(causa la crisi del settore
immobiliare e la troppa offerta sul
mercato), le due versioni in bozza
di PGT comunque prevendo altri nuovi
“ambiti di trasformazione”, cioè
altro cemento, anche su aree che
erano prima tutelate da PRG come a
standard per verde pubblico.
Perché?! Che senso ha tutto
questo?!!!
Il “consumo di suolo 0” sappiamo
essere una scelta forte che preclude
ai Comuni sempre più indebitati
l’introito di onori di
urbanizzazione… ma sarebbe una
scelta per il bene dell’ambiente e
la vivibilità futura del nostro
territorio! e soprattutto una scelta
coraggiosa, come dimostra quanto ha
fatto la vicina città di Desio!
Chiediamo appunto di prendere come
esempio da imitare quello della
nuova giunta desiana che ha
eliminato tutte le devastanti
previsioni di piano del PGT
precedente oltre ad alcune aree
edificabili del vecchio PRG
riportandole tutte ad agricole e
prevedendone l’inserimento nel PLIS
Brianza Centrale. Contestualmente
crediamo sia necessaria una
riduzione degli indici di
edificabilità (Cesano non è e non
deve diventare Sesto S. Giovanni o
Rogoredo Santa Giulia….) e non
permettere più che gli oneri di
urbanizzazione siano utilizzati per
la spesa corrente del Comune! Questo
meccanismo purtroppo è alla base
dell’incessante fenomeno di
urbanizzazione! E’ un cane che si
morde la coda, poiché più
urbanizzazione significa più
abitanti e quindi richiesta di più
servizi che si possono solo
realizzare con gli oneri di
urbanizzazione, che nel contempo
vengono spesi per la spesa corrente
dell’ente…